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Contest introspettivo: pensieri, emozioni e sensazioni

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2024 17:31
Autore
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OFFLINE
Post: 983
Giudice*****
29/04/2024 16:48
 
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QUINTO POSTO



Titolo: Rosa e Anemone
Autore: Child_of_the_Moon
Elementi scelti:
• Pensiero: 4 → Mi sento confuso: le emozioni hanno preso il controllo e non so come affrontarle
• Situazione: 6 → Sono sommerso dall’acqua
• Sensi: vista, udito e olfatto

VALUTAZIONE DI INKY_CLOUDS


Scrittura: 9/10

Grammatica: 3/3

La grammatica è molto buona, segnalo solo alcuni refusi e qualche ripetizione (posso capire che siano volute per creare atmosfera, ma data la ricercatezza del lessico ho trovato stonassero un poco):
“L’odore umido della salsedine penetra fin nelle ossa, imbevute da quell’odore salato e nostalgico che evoca il verso echeggiante dei gabbiani e l’immagine delle mie orme sul bagnasciuga.” Qui c’è la ripetizione di “odore”.
“Le tue dita arrotondate e dalla pelle morbida mi sfiorano piano, con grazia eterea mi sfiorano i polsi e con gentilezza cerchi di scostare i miei arti dal viso…” qui c’è la ripetizione di “sfiorare”; inoltre segnalo che l’espressione “dite arrotondate” non ha molto senso perché vorrebbe dire “dita tonde” oppure “dita dalla punta arrotondata”, penso intendessi dire “dita avvinghiate” oppure “dita tozze/paffute”.
“Eri giovane e inesperto e il mio cuore, che con premura ti donai, tu lo frantumasti in milioni di piccole schegge frammentate.” qui abbiamo la ripetizione “frantumasti-frantumate”.
“Rischiarasi” il termine corretto sarebbe “rischiarirsi”.

Stile e lessico: 6/7
Questo stile è fortemente allusivo, evocativo, sembra quasi una nenia che dolcemente accompagna il lettore nel mondo dei sogni; mi è piaciuto e l’ho trovato veramente adatto per l’idea che hai avuto. Non ho dato punteggio pieno perché certe frasi (soprattutto all’inizio) risultano troppo lunghe, contorte e prive di punteggiatura; mentre in altri punti del testo vi ho quasi visto uno sforzo estremo nell’arricchire la frase anche laddove non era necessario.
In generale lo stile mi è piaciuto molto, anche se a tratti l’ho trovato un po’ troppo artificioso e contorto.

Storia: 5/10

Trama: 2/4

Come accennavo anche nel criterio Stile, certi passaggi non sono del tutto chiarissimi e a tratti è necessario compiere una rilettura per comprendere meglio certe dinamiche, ma in generale la storia è ben costruita. Ho apprezzato moltissimo come la dimensione introspettiva, quella sensoriale e quella onirica si sono fusi assieme in questo testo dando vita a un racconto molto particolare e coinvolgente. Peccato sono che il testo, a tratti, fosse abbastanza confuso altrimenti avrei assegnato volentieri un voto più alto.

Personaggi: 3/6
Il focus del testo è incentrato sia sulla relazione tra i due personaggi che sulle emozioni e sensazioni di lei, tuttavia di questi due individui non si sa molto. Il personaggio maggiormente approfondito è quello della ragazza, ma è arduo riuscire a delinearne una chiara personalità, del ragazzo, invece, non viene mostrato quasi nulla se non il suo improvviso ritorno. Il racconto è molto romantico ed evocativo, ma per nulla esplicativo sulle due personalità che ne sono protagoniste.

Elementi presi dalle liste: 11/15

Pensiero: 2/5

Il tuo pensiero era “Mi sento confuso: le emozioni hanno preso il controllo e non so come affrontarle”. In questo testo le emozioni prendono decisamente il sopravvento, ma non vi ho visto tanta confusione… anzi, tutto sommato la protagonista mi è sembrata abbastanza sicura delle sue scelte e dei suoi sentimenti.
Il racconto inizia con un senso di spaesamento che viene risolto in maniera abbastanza lineare: la ragazza è scossa dal bacio ricevuto dall’amante, ma poi capisce abbastanza in fretta cosa desidera davvero dal loro rapporto. Anzi, l’atmosfera che personalmente vi ho percepito è stata tendenzialmente di tranquillità. Tuttavia devo ammettere che descrivere questo stato d’animo attraverso un ambiente onirico che muta aspetto è stata davvero una bella idea.

Situazione o ambientazione: 5/5
Nonostante siamo immersi in delle acque oniriche il tutto è stato descritto e gestito veramente molto bene. Ho apprezzato la metafora che vedeva le onde come lo scorrere dei suoi pensieri. Le descrizione mi sono piaciute moltissimo e trovo che il tutto sia stato reso davvero bene.

Tre sensi: 4/5
La vista e l’olfatto sono stati gestiti veramente molto bene, ho apprezzato soprattutto la metafora degli odori come descrizione delle anime dei due amanti. L’udito, invece, l’ho trovato un poco carente.
Un altro senso che hai gestito molto bene è stato il tatto ma, purtroppo, non avendolo scelto non ho potuto tenere troppo in considerazione questo aspetto (peccato davvero, perché altrimenti avresti raggiunto il voto pieno).
In generale mi sono piaciuto moltissimo le varie descrizioni sensoriali e le ho trovate molto evocative.

Gradimento personale: 4/5
Nonostante in certi punti mi sia sentita abbastanza smarrita, il testo mi è piaciuto molto. Leggerlo mi ha dato un senso di tranquillità, come se fossi immersa anche io nell’oceano metaforico nel quale nuota la protagonista.

TOTALE: 29/40

VALUTAZIONE DI ELLY2998

Scrittura: 8/10

Grammatica: 3/3

Assegno punteggio pieno riguardo la grammatica perché non ho ritrovato particolari errori da sottolineare, il testo risulta senza dubbio curato e ben gestito al livello grammaticale.

Stile e Lessico: 5/7
C'è qualche piccola ripetizione o senso di ripetizione come ad esempio nella frase: “Eri giovane e inesperto e il mio cuore, che con premura ti donai, tu lo frantumasti in milioni di piccole schegge frammentate.” questo rimbalzo fra frantumare-frammentare non suona al meglio. A parte però rari casi come questo il testo risulta evocativo, quasi onirico in determinati punti, direi che a tratti si ha l'impressione di vivere scenari che si susseguono uno dopo l'altro e non si comprende il confine fra realtà e sogno/fantasia. Ciò che voglio dire è che il passaggio fra un pensiero e un'azione è così costruito da richiedere un poco di tempo/immersione nella lettura maggiore. Ad esempio la narratrice ad un certo punto inizia a parlare dell'acqua, del sentirsi immersa nell'acqua, ma all'inizio sembra stia descrivendo solo una sensazione non la realtà. Poi passiamo ad una scena in cui lei è effettivamente nell'acqua e fa la sua comparsa successivamente anche il personaggio maschile e da lì si comprende che la narratrice ha realmente vissuto questi momenti. Ho trovato lo stile un poco sovraccaricato in alcuni tratti della storia, ho notato una ricerca eccessiva di uno stile artificioso, in alcuni momenti e per il tipo di storia che hai scritto funziona, in altri suscita un senso di pienezza, questa artificiosità dello stile appesantisce (in particolare nella prima parte) la storia e il ritmo di lettura. Ho apprezzato molto una scena in particolare, è stato un pezzo di storia piacevole da leggere, intenso, scorrevole, sinuoso, ovvero quello in cui la narratrice confessa di aver sofferto molto in passato per questo ragazzo, di quando lui le ha spezzato il cuore, una sequenza scritta in uno stile che funziona bene.

Storia: 5/10

Trama: 2/4

Assegno questo punteggio perché anche se esiste una trama che man mano si delinea, ci sono varie dinamiche poco chiare, momenti in cui si fatica a comprendere il distacco fra realtà o fantasia o anche solo in generale scene che necessitano di una sospensione maggiore durante la lettura perché non sono comprensibili del tutto alla prima lettura. Il racconto è incentrato sulle emozioni e riflessioni di una donna che incontra dopo anni un uomo (giovane uomo) di cui era innamorata e successivamente a questo periodo di distacco i due si riconnettono per riprendere la loro storia e una frequentazione. Ho apprezzato di certo il livello aggiuntivo della narrazione dedicato alle emozioni della narratrice, che sono sempre molto vivide e sentite, ma come scritto in precedenza a volte la storia risulta un poco confusa.

Personaggi: 3/6
Non sappiamo molto dei personaggi a livello di personalità, sappiamo ciò che prova la narratrice nei confronti del personaggio maschile e sappiamo quanto ha sofferto nel passato per questa storia e non solo, quindi siamo a conoscenza di ciò che prova in funzione di questa storia d'amore e dell'altro individuo, ma su di lei nello specifico non sappiamo molto. Riguardo all'altro personaggio anche qui sappiamo poco, capiamo che si sente in colpa per quello che è accaduto nel passato e veniamo a conoscenza del suo desiderio di perdono, ma lui resta un poco un'incognita dato che a livello caratteriale non sappiamo più di tanto. Resta interessante in modo in cui hai rappresentato le sensazioni ed emozioni della narratrice, riusciamo davvero a sentire quanto lei sia scossa emotivamente dalla presenza nella sua vita di questo individuo.

Elementi Presi dalle Liste: 10/15

Pensiero: 2/5

Diciamo che il senso di confusione colpisce la narratrice soprattutto dopo il bacio, lei vive un momento di trambusto interno e cade in questo spazio confuso, ma il tutto si risolve velocemente in realtà. Questa confusione viene presto chiarita e lei si lascia cullare dalle emozioni che prova, anzi da ciò che emerge dal testo sembra che lei sia certa di ciò che vuole dall'altro personaggio, quindi questo istante di tormento sembra la conseguenza di una sorpresa iniziale più che altro. Il resto del racconto sembra scorrere in modo piuttosto pacifico, la narratrice si avvicina a questo individuo e si lascia andare a ciò che sente.

Situazione o Ambientazione: 5/5
Le acque che cullano la narratrice sono oniriche, ma anche metaforiche e reali. L'acqua è presente per buona parte del racconto e racchiude i pensieri dalla donna, come anche la sua conferma di un sentimento condiviso con l'altra figura. Le descrizioni dell'acqua e di come questa fuoriesce dalla sua dimensione per diventare un elemento legato alla psiche e ai pensieri della donna funziona molto bene.

Tre Sensi: 3/5
Le descrizioni sensoriali sono ben gestite, purtroppo non ho avvertito più di tanto l'udito che non emerge così tanto come gli altri due sensi scelti. Infatti la vista e l'olfatto sono più evidenti ed evocativi per come vengono descritti ed inseriti nel racconto, penso al gioco di sguardi che è sempre presente fra i due, questi continui riferimenti allo sguardo dell'altro e addirittura al senso di tenerezza provato dalla narratrice alla prima occhiata.

Gradimento Personale: 3/5
Ho gradito la lettura, il mio punteggio risente di ciò che ho scritto nel criterio dello stile perché di fatto in alcuni momenti mi sono sentita confusa e smarrita. Però ho apprezzato la poesia di alcune scene, il modo in cui hai rappresentato la vastità delle emozioni della narratrice e anche la trama in generale, perché anche se risulta piuttosto semplice e chiara, hai ampliato la vicenda rendendo una storia di riavvicinamento fra due amanti un racconto molto piacevole e vivido, mettendo le emozioni nude dei personaggi in primo piano.

Totale: 26/40

PUNTEGGIO TOTALE: 55/80

OFFLINE
Post: 983
Giudice*****
29/04/2024 16:51
 
Quota

QUARTO POSTO



Titolo: Agnizione fuori tempo massimo
Autore: _Trixie_
Elementi scelti:
• Pensiero: 9 → Per troppo tempo ho negato la verità, ora sono costretto a guardare in faccia le conseguenze
• Situazione: 1 → Una pioggia leggera mi colpisce la pelle e mi inzuppa i vestiti
• Sensi: vista, udito e tatto

VALUTAZIONE DI INKY_CLOUDS


Scrittura: 8/10

Grammatica: 3/3

La grammatica è veramente molto buona; segnalo solo un paio di refusi, ma nulla di abbastanza grave da abbassare il punteggio.
Prima di tutto segnalo che, secondo me, si è usato troppo il trattino “-”: in certi punti poteva tranquillamente essere sostituito con un punto fermo, una virgola o i due punti. Poi segnalo un piccolo refuso nella frase “Anita dovette dedicarsi a lui e (a) lui soltanto”.
Per il resto non ho notato altro. Ottimo lavoro davvero!

Stile e lessico: 5/7
In generale ho trovato lo stile semplice e scorrevole, molto colloquiale (soprattutto nella parte iniziale). Ho apprezzato particolarmente le parti in corsivo che rappresentavano i dialoghi che il protagonista, ormai alienato a causa del dolore, non riusciva a portare avanti coi propri interlocutori.
Un aspetto stilistico che purtroppo non mi è piaciuto sono state le numerosissime ripetizioni presenti in tutto il testo (riporto come esempio: “Dell’immagine di Anita morta stesa sul nostro letto è soprattutto il sorriso sereno a incatenarmi. Piove ancora, da questa mattina, come quando ho trovato Anita, morta e stesa sul nostro letto.”); in modo particolare ho trovato eccessiva la ripetizione del nome “Anita”. Capisco l’ossessione del protagonista nei confronti della moglie, ma spesso queste ripetizioni erano tanto eccessive da risultare quasi fastose.

Storia: 6/10

Trama: 3/4

Il racconto si apre con la scoperta della morte della moglie, in seguito il protagonista ricorda i momenti principali vissuti con lei fino a capire di essere stato lui a causarne indirettamente la morte. Come struttura è solida, ma personalmente ho trovato mancassero una serie di approfondimenti legati soprattutto ai personaggi (ma ne parlerò meglio nel criterio Personaggi). In generale la storia è ben strutturata e interessante, ho apprezzato l’inizio accattivante e, soprattutto, il finale dove il protagonista medita sul proprio suicidio.

Personaggi: 3/6
In generale ho trovato che i personaggi avessero molte potenzialità, ma non sono stati gestiti al meglio. Ho trovato che la figura del protagonista e della moglie fossero troppo rigide nel loro modo di comportarsi, creando un’aura quasi irreale.
La reazione dell’uomo alla scoperta della morte di Anita mi ha dato l’impressione di essere innaturale. Capisco lo stato di shock, ma cambia umore drasticamente con troppa frequenza nel giro di pochissimi minuti: inizialmente era preoccupato perché la moglie sembrava morta (quasi in modo istintivo e non razionale, dato che non aveva ancora motivo di credere che la donna volesse suicidarsi), poi quando scopre di avere ragione scoppia a ridere, poi sente il bisogno di canticchiare per allontanare l’angoscia e subito dopo ancora cade nell’apatia. Ho trovato tutti questi mutamente eccessivamente repentini, sarebbero stati resi meglio se si fossero verificati durante un lasso di tempo decisamente più lungo.
A parte l’inizio, mi è piaciuto molto il personaggio del protagonista che, lentamente, si rende conto di aver sempre vissuto nella menzogna che si era raccontato lui stesso. Ho apprezzato soprattutto il finale quando, non riuscendo a perdonarsi la cosa, medita il suicidio.
Il personaggio di Anita, invece, non mi è piaciuto molto… è un personaggio assente, giustamente, dato che noi la osserviamo solo attraverso lo sguardo del marito; tuttavia molte cose del suo comportamento non mi hanno del tutto convinta.
Prima di tutto non ho capito perché Anita abbia subito passivamente il volere del marito. Quando l’uomo racconta la vita passata assieme cita sguardi di risentimento e sorrisi di sollievo, ma mai un dialogo diretto. Questo lascia intendere che, anche se Anita non voleva figli, non lo ha mai detto esplicitamente e, sinceramente, questa cosa mi pare estremamente inverosimile: per quanto la personalità del marito sia ingombrante e dominante, possibile che non abbia mai espresso esplicitamente il suo scontento? Nemmeno una volta in quaranta o cinquanta anni di matrimonio (ipotizzo, essendo i protagonisti anziani)?
Inoltre non ho nemmeno capito quali sono le reali motivazioni che hanno spinto Anita al suicidio. L’uomo si dà come spiegazione il fatto che la donna non abbia mai voluto avere un figlio, ma se la reale motivazione è questa non capisco perché il suicidio sia avvenuto così in ritardo (decenni dopo, quando il figlio era ormai adulto e indipendente). Mi sono data come spiegazione che la donna sia stata colta dalla malinconia di aver sempre vissuto una vita che non l’ha soddisfatta, e questo alla fine l’ha portata al suicidio; tuttavia il testo rimane abbastanza lacunoso a riguardo.

Elementi presi dalle liste: 10/15

Pensiero: 5/5

Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui è stato reso il pensiero: un uomo è stato chiuso nelle proprie illusioni per tutta la vita, ma quando sono arrivate le conseguenze non è stato in grado di affrontarle. Il pensiero è stato reso alla perfezione dal testo, complimenti!

Situazione o ambientazione: 3/5
La pioggia che inzuppa i vestiti è presente e descritta molto bene, ma lo spazio che le è stato riservato non è moltissimo. Ho apprezzato moltissimo sia la metafora della piaggia come sangue fresco sia il fatto che questa pioggia facesse da cornice (la vediamo sia all’inizio che alla fine del testo), ma purtroppo per tutta la parte centrale è completamente assente.

Tre sensi: 2/5
Le descrizioni, quando presenti, sono scritte davvero bene ma purtroppo sono una minima parte del testo: il racconto si concentra principalmente sul passato della coppia e sul suicidio di Anita, lo spazio riservato alle descrizioni sensoriali del protagonista è minimo.
Un aspetto che, però, mi è piaciuto molto è stato il senso di freddo costante che prova il protagonista, a ricordargli costantemente la recente morte della moglie.

Gradimento personale: 3/5
In generale è stata una lettura gradevole; una serie di aspetti del testo non mi hanno del tutto convinta, ma si è certamente trattato di un racconto ben scritto e interessante. Mi è decisamente piaciuto!

TOTALE: 27/40

VALUTAZIONE DI ELLY2998

Scrittura: 9/10

Grammatica: 3/3

La grammatica è ottima, è presente solo qualche piccolo refuso come ad esempio la mancanza della “a” nella frase: “Anita dovette dedicarsi a lui e (a) lui soltanto” e “porter” invece di “poter”, ma per il resto non ho notato altro da segnalare a livello grammaticale.

Stile e Lessico: 6/7
Mi è piaciuto molto lo stile che hai utilizzato, è un tipo di stile che io associo a romanzi di autori italiani solitamente ambientanti in piccoli paesini o che si occupano di narrare vicende all’apparenza semplici, di persone normali con vite normali, che poi alla fine rappresentano la maggior parte della popolazione insomma. Uno stile tipo Camilleri, Vitali, Vichi, confidenziale quasi popolare, ma allo stesso tempo sentito e intenso perché nei dialoghi ad esempio del protagonista con gli altri personaggi emerge tutto il dolore e il senso di estraniamento che prova, gli altri individui interagiscono con lui, gli parlano, ma lui resta immerso nei suoi pensieri e sembra avvertire tutto come un’eco lontano. Anche questo gioco di ripetizioni talvolta funziona bene, mentre in alcuni brevi frangenti è un poco di troppo, queste ripetizioni seguono ovviamente la scia di pensieri del protagonista e il rimbalzo di riflessioni e ricordi che gli ronzano in testa. Per buona parte del racconto, come dicevo, funzionano bene e si amalgamano bene con lo stile, mentre in brevi pezzi saturano un poco, come ad esempio qui: “Anita dovette dedicarsi a lui e lui soltanto perché Renzo richiedeva ad Anita ogni stilla di tempo che aveva, ogni istante della sua esistenza”, mi riferisco soprattutto all’ampio uso del nome “Anita” che viene utilizzato moltissimo e non faccio riferimento solo a questa frase, ma in generale voglio dire che con l’avanzare della lettura questo uso massiccio si sente.

Storia: 7/10

Trama: 4/4

Il racconto ha una struttura solida, si parte con il narratore che fa comprendere subito al lettore che la moglie è morta e che gli agenti stanno facendo domande. Per un breve pezzetto iniziale della storia sono addirittura arrivata a pensare che proprio lui, il signor Mainardi, fosse il responsabile diretto della morte della moglie, che l’avesse uccisa lui. Poi la storia avanza facendo un salto nel passato per poi tornare al presente, mi è piaciuto tra l’altro questo gioco fra ricordi passati (che vanno a dare un senso al tutto) e presente. Comunque, scopriamo sempre di più sul matrimonio e il legame fra i due e alla fine capiamo che in realtà il signor Mainardi ha il suo ruolo, in senso indiretto, nella morte della moglie. Ho apprezzato, oltre alla struttura, i vari temi che hai inserito, quelli che danno poi forma alla storia e che hanno a che fare con la privazione di una donna che invece di avanzare nella vita in determinati contesti, diventa moglie e madre, mettendo da parte le sue aspirazioni per il marito.

Personaggi: 3/6
Non mi ha convinta del tutto il personaggio di Anita o per meglio dire il suo comportamento nel corso di tutti gli anni in cui è stata sposata con il narratore. Mi è sembrato strano il fatto che non si sia mai sfogata o non abbia mai smosso una protesta, a parte il momento in cui si è lasciata sfuggire un debole sorriso colto dal marito durante la notizia della difficoltà nell’avere figli. Tra l’altro il narratore sembra un uomo molto attento ai dettagli, tanto da notare appunto il sorriso della moglie, quindi mi sembra strano che in tutti gli anni di matrimonio a parte qualche piccola micro espressione non ci sia davvero stato altro, un’espressione più diretta magari della rabbia e della frustrazione di Anita. Il narratore ammette di non aver mai avuto accesso completo alla parte più intima e personale di Anita, di aver sempre avvertito una specie di muro, ma resta il fatto strano che in così tanti anni la donna non si sia mai davvero aperta o lasciata andare ad altro se non a minime espressioni. Ho apprezzato invece il narratore, tutta la storia è un suo viaggio appunto introspettivo in cui medita sulla moglie e sulle sue colpe in funzione alla morte di questa, mette assieme i pezzi, riflette in modo molto lucido e comprende ciò che ha forzato la moglie a fare.

Elementi presi dalle Liste: 11/15 

Pensiero: 5/5
Beh che dire, hai scritto una storia che sembra basata letteralmente sul pensiero scelto, perché l’intero racconto è una riflessione e una presa di coscienza delle colpe di un uomo nei confronti della moglie. Parliamo di un individuo che perde la donna che ha avuto accanto per tutta la vita e ciò lo spoglia delle proprie illusioni riportandolo ad un’analisi dolorosa, distruttiva. Ottimo lavoro!

Situazione o Ambientazione: 3/5
L’elemento è presente, ma sopratutto nella parte finale e iniziale del testo, manca nella parte centrale e in generale avrei gradito una presenza maggiore. Mi sono piaciute comunque le descrizioni della pioggia che inzuppa i vestiti e si incastrano bene con tono dell’intera vicenda, ma purtroppo mi ritrovo ad assegnare questo punteggio per la presenza ridotta.

Tre Sensi: 3/5
C’è qualche tocco di descrizione sensoriale, ad esempio il senso di freddo provato dal narratore, l’udito quando il silenzio diventa insopportabile nei momenti di attesa prima dell’arrivo dell’ambulanza, e in generale la vista quando l’uomo cerca la presenza di Anita e vede le bocche degli altri e il mondo attorno a sé muoversi mentre lui resta bloccato. Quindi si avverte la presenza dei sensi, ma assegno questo punteggio perché anche qui avrei gradito un maggiore inserimento e un testo più sensoriale, non che non lo sia a tratti, ma potevano essere amplificate maggiormente le descrizioni sensoriali per poter avvertire al meglio questo riverbero dei sensi presente in alcune scene.

Gradimento Personale: 3/5
Hai scritto una storia decisamente piacevole che tiene attaccato il lettore fino alla fine,
gradevole lo stile, scorrevole e inoltre devo dire di aver apprezzato anche la tematica (tra le varie molto interessanti presenti), ovvero quella delle privazioni che una donna può subire, specialmente se parliamo anche degli anni passati, in un matrimonio in cui i suoi desideri e il suo volere non vengono tenuti in considerazione e non sembra venire nemmeno interpellata in merito. Complimenti, hai fatto un buon lavoro!

Totale: 30/40

PUNTEGGIO TOTALE: 57/80

OFFLINE
Post: 983
Giudice*****
29/04/2024 16:53
 
Quota

TERZO POSTO

(1 RECENSIONE PREMIO SCRITTA DA VALERIA)



Titolo: I Lupi di Roma mordono
Autore: Mirella.EFP/Mirella__
Elementi scelti:
• Pensiero: 10 → Sono costantemente in bilico tra ciò che è giusto e ciò che desidero
• Situazione: 10 → Cammino dentro un denso e sporco strato di melma
• Sensi: vista, udito e tatto

VALUTAZIONE DI INKY_CLOUDS


Scrittura: 9/10

Grammatica: 3/3

La grammatica è molto buona, segnalo soltanto alcuni dei refusini che ho trovato.
“Apollo non celava la morte, la mostrava nel modo più abbaiante che potesse fare” qui immagino volessi scrivere “abbagliante” perché “abbaiante” vuol dire “latrante/ululante/ecc.”.
“Quale popolo poteva distaccarsi e differenziarsi da una religione tanto opprimente e carnivora?” qui il termine corretto sarebbe “cannibale”; chi è carnivoro mangia semplicemente carne, mentre chi è cannibale mangia le carni di un proprio simile.
“…avrei impedito a Ottaviano di prendere il dominare” qui sarebbe meglio scrivere “…di prendere il controllo” oppure semplicemente “… di dominare”.
“…avrei potuto stringere un’alleanza più forte con Lepido, facendolo alleare con le mie forze” qui segnalo la ripetizione alleanza-alleare.

Stile e lessico: 6/7
La struttura di alcune frasi non mi ha convinto moltissimo e, a tratti, il testo risulta un filo troppo ripetitivo e statico, ma in generale lo stile mi è piaciuto moltissimo.
Ho adorato la descrizione della battaglia e i vari dettagli cruenti, così come mi è piaciuta la tridimensionalità che sei riuscita a dare a Marco Antonio. L’aspetto che mi è piaciuto di più è stato il modo in cui hai descritto Roma, come un’essenza viva e labirintica che ti inghiotte per poi non rigurgitarti più. Ho apprezzato moltissimo anche il modo in cui hai citato il pantheon delle divinità romane e il contributo descrittivo che esse hanno dato all’interno del testo.
Come racconto risulta molto curato, evocativo e coinvolgente; una lettura decisamente interessante.

Storia: 10/10

Trama: 4/4

Come accennavo anche nel criterio precedente, a tratti il testo risulta estremamente statico e ripetitivo perché va a riprendere e ribadire concetti che erano già stati chiariti in precedenza. Data l’ambientazione che hai scelto (un momento di stallo e riflessione dopo una battaglia), capisco che le cose da dire si siano esaurite con relativa velocità, ma secondo me certi punti potevano tranquillamente essere tagliati. In compenso, lo scenario è stato reso molto bene così come i pensieri e la personalità del protagonista del racconto.
In generale, a parte il ritmo, trovo che sia una trama semplice ma ben riuscita.

Personaggi: 6/6
Il personaggio di Marco Antonio è stato reso in maniera eccellente: i suoi dubbi, le sue paure, le sue riflessioni, la sua stanchezza… tutto. Attraverso una lunga e ben studiata serie di descrizioni, focus e pensieri sei riuscita a rendere splendidamente ogni sfumatura del personaggio, senza mai far apparire nulla come banale o scontato. Ho adorato in particolar modo il passaggio dove Marco Antonio si preoccupava di cosa i barbari potessero pensare dei romani in quel momento: attraverso questo piccolo escamotage sei riuscita a esprimere benissimo (restando fedele allo show don’t tell) l’orgoglio dell’uomo, l’orgoglio di un generale romano ferito da quella guerra clandestina.

Elementi presi dalle liste: 11/15

Pensiero: 4/5

Tutto il testo è composto dal rimuginare costante dell’uomo e dal suo spaesamento difronte a quella situazione nella quale si trova incastrato. Fin dalle prime righe Marco Antonio è profondamente disgustato da quello che sta facendo, si percepisce il suo scontento e il suo turbamento. Nonostante queste ottime premesse, il pensiero vero e proprio (ovvero lo scontro tra ciò che è giusto e ciò che vorrebbe davvero) emergono solo a partire dalla seconda metà del testo.

Situazione o ambientazione: 2/5
Il campo di battaglia è descritto in maniera ottima: lo sporco, il sangue, il puzzo. Ho adorato anche l’idea che hai avuto di associare il nostro elemento (il camminare nella melma) a un campo di battaglia… peccato solo che questa melma la si veda in una scena soltanto e che faccia un’apparizione estremamente rapida. È un vero peccato perché l’idea di collegare le due situazioni era geniale, ma ha prevalso l’aspetto del campo di battaglia a discapito dell’elemento imposto dal contest.

Tre sensi: 5/5
L’aspetto sensoriale del testo è reso in maniera eccellente: il testo risulta quasi tridimensionale da quanto è immersivo. Come dicevo anche nel criterio precedente, sei riuscita a descrivere benissimo il campo da battaglia, i suoi odori e le sensazioni che esso trasmette.

Gradimento personale: 4/5
A parte certi passaggi che ho trovato troppo lenti per i miei gusti, il racconto mi è piaciuto veramente molto, soprattutto per lo stile e per come hai gestito la figura del protagonista.

TOTALE: 34/40

VALUTAZIONE DI ELLY2998

Scrittura: 8/10

Grammatica: 3/3

Assegno questo punteggio pieno per la grammatica certamente curata e pulita. Non ho trovato particolari errori, a parte qualche frase non grammaticalmente errata, ma modificabile per un'armonia e una scorrevolezza maggiore del testo, e qualche piccolo refuso. Delle frasi in questione parleremo meglio nel criterio seguente, per i refusi sopracitati mi riferisco a “abbaiante” invece di “abbagliante” e l'articolo “il” nella frase: “avrei impedito a Ottaviano di prendere il dominare” invece di “e”.

Stile e Lessico: 5/7
Parliamo subito delle frasi a cui ho fatto riferimento, che sono: “Non si combatteva col mal tempo, non si combatteva di inverno (suona meglio in o d')” e “abbracciavano la terra come se fosse stata (la) loro madre”. Non sono frasi errate, ma forse qualche piccola modifica come l'inserimento dell'articolo nella seconda potrebbe aumentare il senso di scorrevolezza. La storia risulta godibile, ma a mio vedere il ritmo tende ad essere lento in alcuni punti, i pensieri di Marco Antonio si ripetono o danno l'impressione di ripetersi in alcuni frangenti. Questo rallenta maggiormente la lettura e crea un senso quasi di prolungamento del racconto, come se fosse più lungo di quello che è in realtà. Questo è il motivo principale del punteggio assegnato, ma è una storia comunque intensa in cui viene utilizzato un lessico senza dubbio adatto al personaggio e al tempo in cui siamo, questo l'ho molto apprezzato. Inoltre ci sono un paio di frasi davvero ben scritte e d'impatto che riescono ad emergere dal testo per quanto sono forti, come ad esempio: “I soldati che rimanevano in piedi vomitavano di fronte alle ferite che loro stessi avevano inferto, si trascinavano nauseati da un punto all’altro del campo di battaglia, ponendo fine alla vita di coloro che sul terreno si fingevano morti, trafiggendo la gente con lance acuminate nelle spalle; difficile dire se il più codardo fosse stato quello che si fingeva morto o quello che lo colpiva”.

Storia: 9/10

Trama: 3/4

A livello di trama seguiamo Marco Antonio che riflette sul suo futuro, sulle sue prossime scelte politiche e strategiche dopo la vittoria della battaglia di Filippi. Riflette in generale anche su Roma, sul potere di Roma e su quanto sia fugace il potere, perché un giorno Roma ti ama e ti innalza a divinità e quello dopo volge lo sguardo da un'altra parte. Ho apprezzato il fatto che il lettore arrivi man mano a seguire i pensieri più personali di Marco Antonio, c'è una costruzione quasi di confidenza che Antonio crea con il lettore, si apre sempre più rivelando anche quali sono le sue speranze più intime e il peso della scelta che sente di dover arrivare a fare. Il racconto in alcuni punti tende a saltare da una riflessione all'altra o a ripetersi come scritto in precedenza, quindi si ha l'impressione a volte di non seguire una trama precisa, ma appunto un insieme di riflessioni di Marco Antonio che a volte saltellano da un tema all'altro.

Personaggi: 6/6
Alla fine abbiamo un solo personaggio ovvero Marco Antonio, perché gli altri vengono citati, ma alla fine sono solo nomi a cui Antonio fa riferimento. Quindi concentriamoci sul narratore. Ho assegnato un punteggio pieno perché secondo me sei riuscita ad entrare completamente nella psiche di Marco Antonio, ho avvertito molta autenticità nei pensieri e ragionamenti del narratore, sono pensieri che si ricollegano in modo fedele al carattere e ai dubbi che con tutta probabilità Antonio ebbe, o comunque a mio vedere sei riuscita ad entrare molto bene nel personaggio.
Verso la fine della storia emergono tutti i dilemmi di Marco Antonio che è combattuto fra Roma e l’Oriente pensando ad una scelta finale che gli toccherà prendere in futuro, dilemmi che lo stesso Antonio avrà soppesato con lo stesso livello di incertezza e pena che emergono nella tua storia. Per tutto il racconto siamo nella testa di un personaggio che in modo anche molto umano si lascia andare a riflessioni riguardanti la morte e una Roma che come afferma lui alla fine: “non mi avrebbe morso, se avessi corso abbastanza lontano”, un uomo che spera nel futuro, ma al tempo stesso inizia a sentire su di sé pressioni e sospetti. Ho apprezzato anche il riferimento che hai inserito alla fine sulla regina d’Egitto, quando lui fa una esplicita allusione a Cleopatra, nonostante ai tempi della battaglia di Filippi doveva ancora svolgersi il famoso incontro a Tarso. Anche se i due si erano già incontrati sicuramente in altre occasioni come ad esempio a Roma, durante il soggiorno di Cleopatra o quando lei era ancora una ragazzina ad Alessandria si pensa.

Elementi Presi dalle Liste: 9/15

Pensiero: 4/5

Il pensiero è presente soprattutto nell’ultima parte della storia, sicuramente è dedicata a questo una posizione di rilievo, perché Antonio sciorina nella sua mente il suo eterno conflitto appunto su ciò che è giusto e su ciò che desidera realmente, i suoi vizi, ciò che lo tenta e ciò che non lo alletta più di tanto, ma a cui non può rinunciare a cuor leggero. Non ho assegnato un punteggio pieno perché come scritto sopra, questo spazio relegato al pensiero e allo sviluppo di questo c’è soprattutto verso la fine o comunque nella parte finale.

Situazione o Ambientazione: 2/5
La situazione è presente, ma le viene dedicato poco spazio. La melma (o fango) del campo di battaglia e le descrizioni in generale legate all’inserimento di questo elemento non sono così frequenti. Avrei gradito una maggiore presenza, mi sono piaciute le immagini create del campo di battaglia e questo gioco di colori, il colore del sangue, quelli delle insegne, il colore scuro del fango, i corpi mutilati. Insomma le descrizioni sono senza dubbio vivide, ma forse qualche rimando in più all’elemento del fango lo avrei apprezzato.

Tre Sensi: 3/5
Ho avvertito chiaramente l’udito e la vista, si parla del silenzio terribile del campo di
battaglia, mentre per la vista abbiamo quella straziante del dolore, della morte e della violenza che fa desiderare ad Antonio di non poter quasi più vedere o sentire, ma in generale nel corso del testo abbiamo altri riferimenti oltre a quelli che ho appena citato che emergono particolarmente. Riguardo al terzo senso ne ho sentito un poco la mancanza, sto parlando del tatto, che secondo me non risulta presente e vivido come gli altri due.

Gradimento Personale: 4/5
Ho gradito molto la tua storia, ciò che mi ha portato ad abbassare di un punto il gradimento ha a che fare soprattutto con ciò che ho scritto nel criterio dello stile ovvero la lentezza del racconto in alcuni punti e un senso generale di ripetizione di alcune riflessioni di Antonio. Per il resto trovo che tu abbia fatto un lavoro eccezionale con la psiche di Antonio e con le descrizioni, ci sono scene davvero ben scritte. Inoltre il tuo racconto della battaglia di Filippi e della violenza cruda dello scontro mi ha riportata a qualche mese fa quando ho letto “Cleopatra” di Alberto Angela e ho affrontano il capitolo riguardante proprio la battaglia di Filippi, descritta in modo eccezionalmente brutale. Ottimo lavoro!

Totale: 30/40

PUNTI BONUS: +1 (TITOLO)

PUNTEGGIO TOTALE: 65/80

OFFLINE
Post: 983
Giudice*****
29/04/2024 16:56
 
Quota

SECONDO POSTO

(2 RECENSIONI PREMIO SCRITTE DA VALERIA)



Titolo: Pensieri Conigli
Autore: Nina Ninetta
Elementi scelti:
• Pensiero: 5 → Da troppo tempo ormai lo tengo nascosto: devo dirgli che lo amo
• Situazione: 6 → Sono sommerso dall’acqua
• Sensi: olfatto, gusto e tatto

VALUTAZIONE DI INKY_CLOUDS


Scrittura: 9/10

Grammatica: 3/3
La grammatica è ottima; segnalo solo un paio di minuzie, nulla di abbastanza grave da abbassare il punteggio.
“a briglia sciolte” dovrebbe essere “briglie” oppure “sciolta”.
“cena MICHELIN” ho cercato un po’ online e “Michelin” può essere scritto sia in minuscolo che tutto in maiuscolo, quindi qui non si parla di un errore vero e proprio ma, per mantenere il testo uniforme, ti consiglierei di usare la formula in minuscolo.
“dèfaillance” dovrebbe essere con l’accento acuto e non grave (é).

Stile e lessico: 6/7
Lo stile è molto, molto bello; forse un filino troppo lineare e diretto per i miei gusti, ma in generale l’ho apprezzato moltissimo. Ho apprezzato soprattutto le descrizioni sensoriali e il modo in cui il dubbio e la paura tornano a tormentare la povera protagonista; la lettura di questo testo mi ha catturata e mi sono immedesimata in toto con la sua protagonista, mi sembrava quasi di essere immersa nella vasca assieme a lei! Altra nota di merito è il ritmo: sei riuscita ad alternare alla perfezione parti più movimentate con quelle lente e puramente introspettive.

Storia: 8/10

Trama: 3/4
La trama, come dicevo anche nello Stile, è ben ponderata: la figura della protagonista viene approfondita con lentezza, passo dopo passo, ma senza mai far diventare la lettura noiosa o la narrazione stantia. La curiosità è sempre accesa (alla fine glielo dirà oppure no?) e il finale aperto mi è piaciuto moltissimo, l’ho trovato veramente azzeccato.
Unica cosa che avrei gradito di più è un maggior approfondimento del rapporto tra le due donne. Una generosa fetta di testo viene dedicata all’ossessione dell’amata per i coniglietti, capisco che questo passaggio fosse fondamentale per partecipare all’altro contest (Rabbit Lunar Year, se non ricordo male) ma per il nostro sarebbe stato meglio dedicare maggiore spazio all’esplorazione del rapporto tra le due invece che dedicarlo a descrizioni, per noi, secondarie e quasi irrilevanti.

Personaggi: 5/6
Mentre la protagonista senza nome diventa al pari di un’amica del lettore (al cui confida paure, speranze e dubbi), della donna amata non sappiamo praticamente nulla e questa mancanza penalizza un poco il criterio Personaggi. A parte ciò, ho apprezzato moltissimo la protagonista, il modo in cui si è lentamente lasciata andare al tormento e al dubbio; è impossibile non entrare in empatia con lei. Si tratta di una figura che emerge lentamente: prima sappiamo solo che si sta facendo un bagno, poi pian piano cogliamo dettagli sulla sua estetica e sul suo passato, e solo infine comprendiamo la sua personalità. Mi è piaciuta moltissimo questa lenta e delicata scoperta del personaggio.

Elementi presi dalle liste: 15/15

Pensiero: 5/5
Il pensiero (e tutti i dubbi e le paure a lui collegato) è gestito con estrema maestria e in modo veramente azzeccato. Questo pensiero diventa una zecca che non lascia in pace la protagonista e il tutto è reso alla perfezione.

Situazione o ambientazione: 5/5
Come ho già ripetuto in più occasioni, è impossibile non empatizzare con la protagonista e immedesimarsi nelle sue sensazioni. Sembrava veramente di stare nella vasca da bagno con lei, fumarsi la sua stessa sigaretta e bere il suo stesso champagne.

Tre sensi: 5/5
Qui mi ritroverei praticamente a ripetere tutto quello che ho già detto, quindi mi limiterò ad aggiungere una sola, piccola, nuova osservazione. Ho adorato che l’aspetto sensoriale fosse una costante, un continuo ritorno all’interno del testo: non c’è stata una spaccatura fissa (prima descrizioni, poi “storia vera”) ma una magnifica amalgamazione tra la componente descrittiva e quella narrativa.

Gradimento personale: 5/5
Che altro potrei aggiungere se non: bello, bello, bello. Hai scritto un testo che mi è piaciuto veramente moltissimo e ti faccio di nuovo i miei più sinceri complimenti.

TOTALE: 37/40

VALUTAZIONE DI ELLY2998

Scrittura: 10/10

Grammatica: 3/3

C'è qualche piccolo refuso, ma parliamo giusto di punti rari, ad esempio “a briglia sciolte” invece di “a briglie sciolte” oppure “trattengono” invece di “trattengo”. Ho notato inoltre qualche virgola mancante, ma è comunque una storia decisamente curata dal punto di vista grammaticale e questi appunti rappresentano casi poco frequenti.

Stile e Lessico: 7/7
Mi è piaciuto il tuo stile, decisamente scorrevole e fluido nonostante alcuni pensieri e frasi vengano ripetuti più volte nel corso del racconto, devo dire che questa ripetizione non risulta mai pedante o noiosa il che indica sicuramente un buon equilibro generale del testo perché è molto facile cadere in una sensazione di pesantezza quando si gioca su un concetto ripetuto. Mi ritrovo a non avere particolari punti da sottolineare nei confronti dello stile e del lessico utilizzati perché funzionano in modo ottimo in questa storia, tutto scorre amalgamando ritmo, lessico, eventi e incastri narrativi e non c’è mai un termine o un punto in cui lo stile non riesca a fondersi al meglio con il resto della storia.

Storia: 7/10

Trama: 3/4

Assegno questo punteggio perché avrei gradito un poco più di enfasi sulle origini del rapporto fra le due. Sappiamo che si incontrano sul posto di lavoro e già dal primo incontro la protagonista avverte una simpatia nei confronti dell’amica, nel racconto c’è molta concentrazione sul presente e sulle mille domande che assillano la protagonista, ma forse qualche tassello in più utile a ricostruire il legame fra le due con qualche riferimento in più a qualche evento passato, avrebbe aiutato il lettore a sentire maggiormente la profondità del loro legame. Mi rendo che lo spazio era ad ogni modo limitato, ma avrei gradito magari anche un qualche piccolo riferimento in più al matrimonio imminente e ai sentimenti della ragazza prossima alle nozze. Si dice che lei sente quasi il dovere di sposare quest’uomo perché è quello che tutti si aspettano da lei, ma a parte questo non sappiamo molto altro.

Personaggi: 4/6
Essendo un racconto introspettivo ciò che sappiamo riguardo ai tratti dell’amata provengono più che altro dall’idea che la nostra protagonista ha di lei, la sua identità viene filtrata dalle lenti colorate che indossa la narratrice. Non sento di aver conosciuto in modo chiaro la ragazza prossima alle nozze, è un personaggio per cui emergono alcuni tratti, ma come dicevo non sono riuscita a creare una immagine netta della sua personalità. Per il resto non abbiamo altri personaggi all’infuori delle due amiche, del marito/fidanzato non sappiamo nulla. Il personaggio che sentiamo più vicino di certo è la narratrice, sei riuscita a far emergere il suo tormento il modo nitido e vivido, risulta quasi facile vederla nella vasca da bagno circondata da riferimenti a coniglietti mentre si domanda che passo fare, o se fare qualche passo, sapendo che in caso contrario finirà con il perdere la sua amica/amata. I suoi pensieri, come le sue emozioni fatte da paure e insicurezze sono ben rappresentante nel corso del racconto e seguono un crescendo che arriva sul finale al suo picco.

Elementi presi dalle liste: 15/15

Pensiero: 5/5

Beh, il pensiero qui è il perno del racconto, la storia ruota interamente attorno alla domanda riguardante una possibile confessione d’amore e al pensiero di un sentimento maturato da tempo e non ancora rivelato. Poi se questo sentimento verrà rivelato oppure no, non lo sappiamo, dato che il finale lascia il lettore appeso a varie direzioni possibili. Però di certo il pensiero scelto è presente ed eseguito in modo ottimo.

Situazione o ambientazione: 5/5
Anche qui mi ritrovo ad assegnare punteggio pieno, perché anche questo punto è stato perfettamente rispettato. La protagonista per la maggior parte della vicenda è sommersa dall’acqua, si ritrova a riflettere all’interno di questa vasca da bagno e circondata da elementi che riportano il suo pensiero all’amore verso l’altra ragazza e ai suoi dubbi riguardanti l’espressione di questo sentimento, quindi la situazione e il pensiero si incastrano alla perfezione. Ottimo lavoro!

Tre Sensi: 5/5
Assegno punteggio pieno perché per tutto il corso del racconto siamo immersi in descrizioni o riferimenti ai sensi scelti, quindi appunto olfatto, tatto e gusto. Abbiamo l’olfatto con la fragranza del bagnoschiuma, quella delle candele e altri riferimenti inseriti via via. Abbiamo il tatto già all’inizio del racconto con la narratrice che si butta in questo bagno caldo con un’acqua bollente che rende rossa la sua pelle, poi l’acqua man mano si raffredda provocandole i brividi di freddo e la pelle d’oca, senza contare altri riferimenti al tatto che anche qui circondano il testo.
Infine il gusto, con lo spumante e la sigaretta. Mi ritrovo ancora una volta a farti i complimenti per il modo in cui sei riuscita ad inserire i tre sensi rendendoli vivi e risaltandoli in modo sempre equilibrato.

Gradimento Personale: 4/5
La tua storia mi è piaciuta molto, mi ha sorpresa positivamente il fatto di ritrovare tutti gli elementi del pacchetto inseriti con attenzione e cura, ho trovato una storia che già dalla prima lettura mi ha mostrato questi elementi rendendoli parte integrante della storia, anzi sono la base stessa del racconto, ricollegandomi ad esempio al pensiero e al modo in cui lo hai rappresentato. Hai fatto davvero un ottimo lavoro per quanto riguarda gli elementi. Assegno questo punteggio per ciò che ho scritto nei criteri dedicati alla trama e ai personaggi, ho avvertito la mancanza di qualcosa in più nella rappresentazione del loro legame e dei riferimenti al matrimonio. Ma resta comunque una storia ben scritta e ben riuscita.

Totale: 36/40

PUNTEGGIO TOTALE: 73/80

OFFLINE
Post: 983
Giudice*****
29/04/2024 16:58
 
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PRIMO POSTO

(3 RECENSIONI PREMIO SCRITTE DA ELISA)



Titolo: Fortuna favet
Autore: Afaneia
Elementi scelti:
• Pensiero: 7 → Ho questa inquietante sensazione che qualcuno mi stia osservando e che le cose non siano realmente come sembrano
• Situazione: 8 → Mi stanno amputando una parte del corpo senza anestesia
• Sensi: vista, udito e tatto

VALUTAZIONE DI INKY_CLOUDS


Scrittura: 10/10

Grammatica: 3/3
In generale la grammatica è molto buona. Ti segnalo solo alcune minuzie che ho trovato, nulla di abbastanza grave per abbassare il punteggio.
Non ho apprezzato particolarmente l’abuso di “colle/colla” al posto di “con le/la” (colle braccia scompostamente sotto il mio corpo; colla sensazione; colla forza della mia bocca), ma immagino sia stata una scelta quasi obbligata dato il limite di parole.
“a una sola parte del mio corpo provo calore” penso che qui la frase risulterebbe più scorrevole scrivendo semplicemente “provo calore su di una sola parte del mio corpo”; lo stesso suggerimento lo darei in “ovunque altro ho freddo” consigliando di cambiarlo in “in tutto il resto del corpo ho freddo”. Questi non sono errori veri e propri, ma sono formule poco lineai e che per questo suggerirei di modificare.

Stile e lessico: 7/7
Lo stile mi è piaciuto moltissimo: crudo, spietato, quasi ossessivo… ma anche delicato laddove necessario. La brutalità del dolore si scontra con la fragilità della protagonista e il suo bisogno di compagnia, di non rimanere sola, di sentirsi protetta nonostante tutto.
Ho adorato soprattutto il dettaglio presente in questa frase “È Jona il medico, tra noi. Jona sa quello che fa: a me non resta che cercare invano di gridare perché non voglio che –
Sento la lama penetrare nella mia carne…”
La frase si spezza, va a capo, la stessa sintassi entra in empatia con il dolore della sua protagonista e il focus si sposta violentemente sul dolore. Dal pensiero razionale e dalle auto-rassicurazioni, al puro e semplice dolore. Si tratta di un dettaglio, ma l’ho veramente amato perché l’ho trovato geniale.
Seppur abbia apprezzato moltissimo sia lo stile che il ritmo del racconto, devo ammettere che alcune frasi le ho trovate un filo troppo ripetitive (anche nell’ottica dell’ossessione che fagocita la protagonista) soprattutto all’inizio: “non ho trovato voce né urla. Il dolore era tale che la mia voce non mi bastava. Ho sentito gli altri affollarsi tutti attorno a me, sopra di me; ho udito le loro voci indistinte, frenetiche, li ho sentiti urlare – non urlate voi, avrei voluto dire; vorrei urlare io; ma non ho voce né parole.”. Qui la parola “voce” viene ripetuta molte volte come viene ripetuto il fatto che la protagonista sia stordita e non riesca a parlare; in sé la ripetizione ci sta, ma trovo che il problema stia nel fatto che viene ripetuta sempre nello stesso identico modo e sempre con le stesse parole.

Storia: 9/10

Trama: 4/4
Ho adorato il modo in cui lentamente, quasi in sordina, emergono gli indizi che sia Jona il vero colpevole… prima arrivano i sedativi, poi il laccio emostatico e infine il fatidico bisturi. Perché un ragazzo che va in gita con gli amici dovrebbe aver dietro tutto questo arsenale? Questa domanda dovrebbe sorgere spontanea, ma ero talmente rapita dagli avvenimenti che quasi non ci ho fatto caso: esattamente come la protagonista, queste considerazioni hanno solo solleticato una parte del mio cervello, concretizzandosi con estrema cautela. Come dicevo anche prima, i dettagli sono lì in bella vista e pronti per essere colti, ma si è talmente rapiti dalla narrazione che li si accantona quasi in automatico. Veramente un’ottima gestione della trama, complimenti!
Unica cosa non mi convince troppo: il bisturi. Non sono del settore, ma dalle ricerche che ho fatto è emerso che un bisturi è una lama troppo corta per poter addirittura recidere un osso. Qui abbiamo una piccola incongruenza anche se capisco che, per Jona, portarsi dietro una sega da amputazioni sarebbe stato un filino anti-sgamo…
Sul dialogo finale tra la protagonista e Jona mi sento di darti un consiglio: ti suggerirei fortemente di sfruttare molto di più il non-detto per creare ulteriore tensione. Mi spiego meglio… in certi punti alcune frasi del testo “spoilerano” in maniera esplicita la colpevolezza di Jona ancor prima che lo faccia esplicitamente il personaggio (“Un’ombra gli attraversa il viso per un momento”; “«Era troppo alta» risponde Jona senza convinzione”). Quello è un passaggio estremamente delicato, la stessa protagonista si attacca ancora all’illusione che tutto possa essere una sua semplice paranoia (“Se mentisse, gli crederei, perché la verità è troppo orribile e tutto di me vorrebbe continuare a credere che le mie non siano che allucinazioni e deliri del dolore…”); ma il testo non riporta tale ambiguità, il testo attraverso le frasi che ti ho indicato ha già gridato inevitabilmente la reale colpevolezza di Jona. Ecco perché ti suggerirei di giocartela di più col non-detto, così da arricchire le battute finali del testo con ulteriore tensione.

Personaggi: 5/6
La protagonista è resa semplicemente alla perfezione: il suo dolore è il nostro dolore, così come la sua paura, il suo disorientamento e il suo senso di solitudine. Anche le altre comparse (Ariel e Jessica) sono state rese molto bene. Il panico dilaga in tutto il gruppo e sei riuscita a renderlo in maniera eccellente.
Il personaggio di Jona, invece, secondo me meritava un po’ di approfondimento verso il finale. Le sue motivazioni mi sono sembrate abbastanza abbozzate, quasi sbrigative: si scopre che il responsabile di tutto è lui e il testo finisce subito dopo. Da un lato capisco le motivazioni che probabilmente ti hanno spinta a questa scelta nella gestione del personaggio (il limite di parole, il fatto che il focus dovesse restare sulla protagonista e, soprattutto, il fatto che la follia non ha bisogno di motivazioni logiche), però confesso che avrei preferito che il dialogo tra i due portasse a un maggior approfondimento del personaggio.

Elementi presi dalle liste: 13/15

Pensiero: 3/5
Il pensiero che avevi scelto era “Ho questa inquietante sensazione che qualcuno mi stia osservando e che le cose non siano realmente come sembrano”. Per quanto la storia sia ben scritta e mi sia piaciuta molto, ho trovato mancasse una parte del pensiero.
La parte del “le cose non sono davvero come sembrano” c’è e, come già detto nella Trama, è gestita magnificamente, ciò che manca al racconto è “l’inquietante sensazione che qualcuno mi stia osservando”. La protagonista è osservata da Jona e dai suoi amici, ma questo sguardo è positivo per la ragazza, lei stessa dice in più occasioni che si sentirebbe persa se rimanesse sola e trova nella compagnia degli altri una consolazione.
Il sospetto c’è, è ben presente e motivato, si capisce che qualcosa non sta andando nel verso giusto, ma manca completamente l’inquietudine nel sentirsi osservati.

Situazione o ambientazione: 5/5
L’amputazione è stata resa benissimo così come sono stati resi ottimamente tutti i vari passaggi che hanno portato a tale amputazione. La caduta, la sensazione di cadere, gli incubi costanti, la cancrena che lentamente avanza, la paura di sentire la carne puzzare e, infine, la carne tagliata, i tendini mozzati, l’osso reciso… l’ho riletta un paio di volte ed entrambe le volte mi sono venuti i brividi.

Tre sensi: 5/5
Il senso che hai gestito meglio fra tutti è stato senza dubbio il tatto, il dolore pulsante che penetra le carni. Anche l’udito e la vista sono stati gestiti in maniera eccellente anche se, forse, con un filino di originalità in meno. In generale, sotto questo punto di vista hai fatto un lavoro eccellente e non penso ci sia molto altro da aggiungere.

Gradimento personale: 5/5
Come si sarà probabilmente intuito, questo testo mi è piaciuto moltissimo e l’ho trovato semplicemente stupendo. Forse uno dei più belli che ho letto ultimamente.

TOTALE: 37/40

VALUTAZIONE DI ELLY2998

Scrittura: 9/10

Grammatica: 3/3

Non posso non assegnare punteggio pieno perché a parte qualche minuscolo refuso, come la mancanza dell'articolo “la” nella frase: “la mia bocca piena di sangue e (la) terra aprirsi” oppure una frase che non suona al meglio anche per il posizionamento del “che”, (questa nello specifico: “giro il capo lentamente, guardando ovunque al di fuori che verso dov’era la mia gamba”) è un testo che non presenta particolari problematiche dal punto di vista della grammatica.

Stile e Lessico: 6/7
Mi sono piaciuti sia lo stile che il lessico utilizzati, danno corpo ad una storia in cui il pensiero della narratrice risulta sempre molto intimo, personale e coerente con il suo essere un racconto introspettivo. È solo in apparenza uno stile semplice, può dare questa impressione per una scelta diretta e pulita dei termini utilizzati, perché il linguaggio non è mai troppo saturo o inutilmente arzigogolato, ma anzi è immediato e
fresco, pulito appunto. Considerando anche che siamo nella mente di una ragazza che sta vivendo sulla sua pelle una situazione drammatica che le provoca una constante ansia e preoccupazione, di conseguenza il suo linguaggio non può che essere chiaro e netto. Lo stile è senza dubbio scorrevole e godibile, ci sono alcune frasi, come quella di cui ho fatto l’esempio nel criterio precedente, che non suonano al meglio, non scorrono del tutto in modo fluido, e magari possono essere leggermente aggiustate, ma non parliamo di casi frequenti.

Storia: 8/10

Trama: 3/4

La trama di questa storia viene rivelata totalmente a poco a poco, raccogliamo informazioni con la lettura e ciò che sappiamo dall'inizio sono le informazioni "base" per poter iniziare a comprendere la vicenda. Sappiamo che la narratrice ha subito un incidente e a livello fisico ha delle serie problematiche, come sappiamo che l'incidente riguarda una moto e sopra a questo il fatto che la ragazza è convinta di aver frenato, ma non sa spiegarsi come è potuto accadere tutto questo. A questa base, che fino ad un buon punto della storia resta tale quindi non si aggiungono altri punti se non raramente, si appoggia il lettore, che però intuisce fin da subito che c'è molto altro rispetto a quello che viene presentato. Hai fatto un ottimo lavoro nel riuscire ad incastrare tutti i pezzi e a colpire con un finale sorprendente e davvero ben riuscito. Sono sincera nel dire che nei primi momenti post lettura la battuta di Jona che è il perno della risoluzione della vicenda, la motivazione del suo gesto, non mi aveva convinta del tutto perché mi sembrava improvvisa e in contrasto con l'immagine del personaggio, poi riflettendo a freddo e rileggendo il racconto ho cambiato idea anche se un poco questa sensazione è rimasta. La mia opinione in parte è cambiata però perché i personaggi presenti (ne parleremo meglio nel criterio successivo) hanno una duplice interpretazione, nulla è come sembra fino alla fine anche e soprattutto per lo stato in cui si ritrova la narratrice.
Certo, come scritto sopra le motivazioni di Jona non restano del tutto convincenti per
me, più che altro perché la battuta che spiega il suo gesto resta inserita in modo abbastanza brusco e inaspettato. Jona ci viene presentato come un ragazzo molto lontano da un individuo come quello che si rivela alla fine e non c’è mai un momento
nel racconto in cui viene inserito un indizio che può posizionare un piccolo mattone nel muro di sospetto del lettore, non c’è mai un segnale che possa mettere la classica pulce nell’orecchio perché appunto i personaggi hanno una duplice interpretazione, e se da una parte questo è un punto a favore, dall’altra non permette al lettore di avere un sospetto concreto.

Personaggi: 5/6
Parliamo un poco della duplice interpretazione a cui ho fatto riferimento nel criterio precedente. Quello che intendo dire con questa descrizione è che il modo in cui si comportano i personaggi, pensando a questo sospetto del lettore e della narratrice su quello che è accaduto, può essere sia un comportamento sospetto, sia un comportamento normale. Non sapendo con precisione quello che è successo, possiamo pensare che le ragazze piangano disperate perché forse hanno commesso un qualche tipo di torto nei confronti della narratrice, forse c’entrano con l’incidente, e hanno paura delle ripercussioni in caso di morte della ragazza. Ma possiamo anche pensare che piangano perché sono sinceramente tristi e spaventante per il destino della loro amica. Stesso discorso per Jona, è l’unico a restare freddo e a saper gestire gli altri in questo momento critico, possiamo pensare che ciò avvenga perché lui è un medico quindi l’unica figura in grado di curare la ferita, ma può anche essere avvertito come un comportamento sospetto. Ho apprezzato molto questa scelta e come è stata gestita questa duplicità perché fino all’ultimo lascia campo libero sui sospetti senza mai indirizzarli precisamente, avrei però gradito uno scavo maggiore per quanto riguarda il personaggio di Jona e le sue motivazioni, avrei voluto comprenderlo maggiormente.
Resta il fatto che i personaggi nella tua storia restano un punto interrogativo fino alla fine e questo genera continue domande che tengono sempre vivo l’interesse del lettore.

Elementi presi dalle liste: 13/15

Pensiero: 3/5

Il pensiero risulta eseguito in modo eccezionale in parte, soprattutto quella riguardante il fatto che “le cose non siano realmente come sembrano”. Perché per tutto il racconto questa sensazione resta presente e crea appunto il sospetto generale di cui abbiamo parlato nei criteri precedenti, tra l’altro è resa in modo davvero vivido. L’altra parte del pensiero, ovvero l’avere “la sensazione inquietante che qualcuno mi stia osservando” non è resa a mio vedere in modo così fedele all’elemento scelto, perché la narratrice vive sì una situazione in cui è sempre osservata, soprattutto da Jona, ma non viene avvertito come uno sguardo inquietante, ma più come una compagnia rassicurante, anzi in vari momenti la narratrice spera di avere qualcuno vicino ed è appunto terrorizzata dall’idea di restare sola.

Situazione o ambientazione: 5/5
Beh che dire, assolutamente rispettata e resa in modo ottimale la situazione dell’amputazione di una parte del corpo senza anestesia. Tra l’altro la scena in cui ciò
accade è descritta in modo ottimo, molto vivido, sensoriale, è facile entrare in questa scena, ottimo lavoro.

Tre sensi: 5/5
Anche qui mi ritrovo a farti i complimenti perché uno dei punti forti di questa storia sono proprio i sensi e il modo in cui tutto viene filtrato attraverso lo sguardo, o meglio le sensazioni, della narratrice che si aggrappa ad ogni senso per sentire e avere un qualche tipo di approccio con una realtà che sta scivolando via e che sente di non riuscire a trattenere. Tutti e tre i sensi scelti (quindi vista, udito e tatto) vengono messi
in risalto al meglio, ma trovo che l’udito e il tatto in particolare spicchino maggiormente.

Gradimento Personale: 5/5
Ho adorato la tua storia, raramente assegno punteggio pieno nel criterio del gradimento personale proprio perché di rado mi imbatto in una storia che mi piaccia al 100% senza obiezioni, ma in questo caso sento di poter tranquillamente assegnare questi punti. Mi è piaciuto, sopra a tutto, il modo vivido in cui hai messo in risalto le sensazioni della narratrice, che diventano anche quelle del lettore che viene così facilmente catturato dall’ambiente, dai suoni, dalle immagini e dalla tensione presente in questa storia. Si viene trascinati dentro fin da subito e mentre il sospetto ci corrode, la narratrice continua la sua corsa verso la ricerca della verità. Una storia davvero ben riuscita!

Totale: 35/40

PUNTI BONUS: + 5 (INIZIO ACCATTIVANTE, DESCRIZIONE DELLE SENSAZIONI)

PUNTEGGIO TOTALE: 77/80

OFFLINE
Post: 983
Giudice*****
29/04/2024 17:00
 
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⭐ GRADUATORIA FINALE ⭐


1. Fortuna favet di Afaneia con 77/80 - 3 recensioni premio
2. Pensieri conigli di Nina Ninetta con 73/80 - 2 recensioni premio
3. I Lupi di Roma mordono di Mirella.EFP con 65/80 - 1 recensione premio
4. Agnizione fuori tempo massimo di _Trixie_ con 57/80
5. Rosa e Anemone di Child_of_the_Moon con 55/80
6. Il peso del cambiamento di dirkfelpy89 con 52/80
7. Racconto dolceamaro di raffy_ndp con 51/80
8. La dolce poesia di pace di peralis con 36/80

Ringraziamo nuovamente tutti per la partecipazione e speriamo vivamente che vi siate divertiti!

[Adesso è possibile rispondere alle valutazioni]
OFFLINE
Post: 243
Giudice*****
29/04/2024 17:08
 
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Buonasera!

Spunto qui dopo la consegna delle valutazioni per ringraziare tutti i partecipanti e non a questo contest e dire che è stato un grande piacere poter leggere e valutare insieme a Valeria le vostre storie, vi ringrazio molto per la partecipazione, spero che questo contest vi sia piaciuto tanto quanto è piaciuto a me e Valeria poterlo seguire e poterci tuffare nella lettura dei vostri racconti.
Le recensioni premio verranno lasciate sia da me che da Valeria, quindi rispettivamente: 3 recensioni premio ad Afaneia (lasciate da me), 2 a Nina Ninetta (lasciate da Valeria) e 1 a Mirella.EFP (lasciata da Valeria).

Le recensioni verranno tutte consegnate entro il 20 maggio 2024 e se un vincitore non avrà pubblicato abbastanza storie entro tale data, queste non verranno scritte.

Se volete potete lasciarci qualche suggerimento, scrivendoci quale storia fra quelle che possiamo ritrovare nella vostra pagina EFP vorreste che leggessimo per la recensione, ascolteremo di certo questi suggerimenti tenendo sempre conto però delle nostre preferenze nella scelta finale.


Grazie mille,
Elisa
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29/04/2024 19:43
 
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Oddio, non so davvero cosa dire. Mi sento come se dovessi ringraziare per aver ricevuto un Oscar. Grazie, davvero.
I vostri commenti sono stati, oltretutto, inappuntabili ed estremamente dettagliati. È raro, anche in un contest, ricevere un'opinione così precisa e puntuale, perciò mi farebbe molto piacere riceverla anche come recensione, se possibile.
Solo per precisione rispondo a un dettaglio del giudizio di Elisa: nella frase "ho sentito la mia bocca piena di sangue e terra aprirsi", intendevo dire che era la bocca, piena di sangue e di terra, ad aprirsi, non che fosse la terra. A rileggere adesso quella frase, in effetti, mi viene in mente che avrei potuto scrivere "bocca piena di sangue e [di] terra", per chiarezza; ma si sa che queste cose ci vengono sempre in mente solo dopo che ce le fanno notare.
In ogni caso, grazie per tutto quello che mi avete fatto notare, davvero.
Per quanto riguarda le storie, forse vi indirizzerei verso "Non hai mai voglia di lasciar andare tutto e dormire?" o "Breve storia editoriale di un manoscritto d'autore", che sono one-shot, ma in verità non ha una grande importanza, perciò va benissimo tutto. Solo, possibilmente, non storie antecedenti al 2015 perché sono davvero un po' datate e non riflettono più in alcun modo il mio modo di scrivere (per intenderci, non prima di "Cronache di inenarrabili eventi" nella lista delle storie).
Nella mia memoria questa storia sarà sempre associata alla prova scritta del concorso docenti, perché l'ho pensata e progettata durante quegli infiniti 100 minuti: non riesco a credere che sia andata così bene! Grazie ancora, infinitamente, e complimenti a tutte e tutti le/gli altri partecipanti!
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Giudice*****
04/05/2024 18:21
 
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Re:
Afaneia, 29/04/2024 19:43:

Oddio, non so davvero cosa dire. Mi sento come se dovessi ringraziare per aver ricevuto un Oscar. Grazie, davvero.
I vostri commenti sono stati, oltretutto, inappuntabili ed estremamente dettagliati. È raro, anche in un contest, ricevere un'opinione così precisa e puntuale, perciò mi farebbe molto piacere riceverla anche come recensione, se possibile.
Solo per precisione rispondo a un dettaglio del giudizio di Elisa: nella frase "ho sentito la mia bocca piena di sangue e terra aprirsi", intendevo dire che era la bocca, piena di sangue e di terra, ad aprirsi, non che fosse la terra. A rileggere adesso quella frase, in effetti, mi viene in mente che avrei potuto scrivere "bocca piena di sangue e [di] terra", per chiarezza; ma si sa che queste cose ci vengono sempre in mente solo dopo che ce le fanno notare.
In ogni caso, grazie per tutto quello che mi avete fatto notare, davvero.
Per quanto riguarda le storie, forse vi indirizzerei verso "Non hai mai voglia di lasciar andare tutto e dormire?" o "Breve storia editoriale di un manoscritto d'autore", che sono one-shot, ma in verità non ha una grande importanza, perciò va benissimo tutto. Solo, possibilmente, non storie antecedenti al 2015 perché sono davvero un po' datate e non riflettono più in alcun modo il mio modo di scrivere (per intenderci, non prima di "Cronache di inenarrabili eventi" nella lista delle storie).
Nella mia memoria questa storia sarà sempre associata alla prova scritta del concorso docenti, perché l'ho pensata e progettata durante quegli infiniti 100 minuti: non riesco a credere che sia andata così bene! Grazie ancora, infinitamente, e complimenti a tutte e tutti le/gli altri partecipanti!




Grazie mille a te per aver partecipato e, soprattutto, per essere passata a darci un saluto finale!
Confesso di essere rimasta abbastanza sorpresa e amareggiata del fatto che, ormai a distanza di una settimana, nessun altro concorrente si sia fatto vivo, ma sono cose che succedono.

Nel corso delle prossime settimane Elisa si occuperà volentieri delle tue recensioni premio.

Grazie ancora per essere passata e complimenti per la bellissima storia!
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Post: 574
05/05/2024 10:35
 
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Io non so come scusarmi! Mi sono accorta che avevate pubblicato le valutazioni solo questa mattina, stranamente la spunta delle notifiche non mi citava questo contest e non me ne sono resa conto. Che vergogna!
Comunque volevo ringraziare entrambe per le belle valutazioni, sempre attente e ponderate. Come spesso accade, conosco benissimo i punti deboli delle storie che pubblico, ma è come se nascessero così nella mia testa e non riesco a cambiarle. In questo caso è la mancanza di approfondimento verso il personaggio dell'amica amata... semplicemente ho immaginato che se mi fossi ritrovata io a pensare al una persona, mi soffermerei su un quadro generale, non troppo approfondito perché la conosco già, quindi ho preferito non esagerare con la presentazione di questo personaggio, ma di sviluppare meglio la protagonista e i suoi sentimenti.

Vi ringrazio ancora una volta e vi chiedo di lasciarmi entrambe le valutazioni come recensione. Per quanto riguarda quelle premio, siete libere di scegliere i racconti che più vi aggradano 🙂

In ogni caso vi ringrazio di cuore, ci rivediamo a settembre (ma se cambiate idea noi siamo sempre qua 😉), buona estate!

Nina ^^
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Giudice**
05/05/2024 13:44
 
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Chiedo scusa per il ritardo catastrofico, ma ho avuto delle scadenze che mi hanno impedito di passare da voi prima di oggi! Avevo avvisato, ma preferisco ripetermi: volevo dare una risposta dignitosa e non di poche righe, perché mi sembra giusto dedicarvi un mio tempo impegnato e lavorato, visto la cura che mettete dietro ogni singola valutazione.

As always risponderò punto per punto perché non voglio tralasciare nulla!

Scrittura
Grammatica

Parto col termine abbaiante e… no, non volevo scrivere abbagliante, ho proprio scordato la differenza tra i due termini, quindi mi becco la critica come è giusto che sia! Che poi avevo googlato, ma ho letto male. Mi vergogno ad ammetterlo? Un po’, ma dai che comunque sono tre punti su tre! Va bene lo stesso! Cit. Iris di Babilonia.
Sulla differenza tra cannibale e carnivoro non ci ho mai riflettuto più di tanto, grazie per averla sottolineata, mi ha colpito. La utilizzerò in un altro genere di scritto, ma in questo contesto preferisco carnivoro proprio per il suono roco, violento, intervallato dalla r: mi da un senso di ruggito.
“Il dominare,” volevo scrivere dominio, è stato un refuso di cui non mi son resa conto. Su alleanza, alleare, indico io stessa anche il forze, forte. Avrei dovuto modificare la struttura della frase intera che mi risultava ridondante, ma non capivo il perché.

Stile e lessico

Sulla ripetitività delle descrizioni o dei pensieri, la sensazione è dovuta al fatto che io abbia scritto senza una scaletta, ne butto una raramente prima di scrivere, perché i miei racconti sono brevi, scritti per buttare fuori un impulso.
In determinati contesti questo può essere un pregio, in altri un autogoal. In questo caso la lunghezza del testo ne ha risentito, infatti entrambe avete sentito la ripetitività. Sono felicissima Inky abbia notato la vitalità di Roma e il ruolo importantissimo che gli dei lì vi giocano. Non c’è Roma senza dei, dopotutto! Mentre per quanto riguarda il “di inverno”, concordo che sarebbe stato meglio utilizzare l’apostrofo, mentre “Loro madre” lo trovo più musicale senza l’articolo! Di entrambi i giudizi sullo stile, posso dire di essere felicissima per il modo in cui la battaglia vi è arrivata, perché era questo il mio obiettivo! Far vedere le frecce, le spade, gli scudi, e Marco Antonio. La sua figura.

Storia
Trama
Vi ringrazio per i vostri accorgimenti sulla trama. Elly in questo caso ha notato il mio “saltellare” e probabilmente è proprio per l’assenza della scaletta. Ma, a parte questo! La costruzione di confidenza! Ahhhh, non mi ero resa conto di averla fatta. Ho lasciato scorrere i pensieri e dal generale sono andata al particolare col pilota automatico. Questa è una cosa figa fatta a caso e le cose fatte a caso mi riescono sempre meglio! (Immaginate una faccina con gli occhiali da sole che il forum mi viene malissimo da utilizzare).

Personaggio
L’orgoglio del generale, il mos maiorum, era qualcosa di fondamentale per andare a trattare la sua figura e questo è più o meno il filo generale con cui ho scritto di questo personaggio. Un personaggio che ha subito una cancellazione dalla storia perché altri vi hanno trovato le crepe, nel suo codice d’onore. In questa storia la crepa è nel pensiero a Cleopatra che, come fa notare Elly, già era conosciuta. In questo caso non ho pensato ai loro possibili precedenti incontri, più alle voci sulla dinastia tolemaica e sul possibile loro utilizzo nelle questioni di potere.

Elementi presi dalle liste
Abbrevio perché ho scritto anche too much! Sul pensiero non sono d’accordo sulla detrazione del punto. Non sto contestando nel senso che voglio un’aggiunta di punti! Mi va benissimo la mia posizione e non è mia intenzione fare l’Alessandro Borghese di tutto, anche perché di Alessandro ed è interpretato da Colin Farrell! Ma credo sia giusto dirvi come la penso onestamente al riguardo.

Il pensiero in questo caso si apre lungo l’intera narrazione: ha un inizio, uno svolgimento e una fine. Detrarre punti perché l’inizio è più leggero mi trova in disaccordo proprio perché la narrazione si snoda lungo un certo percorso e con un senso

Sulla melma, avrei potuto calcare la mano, è vero. A questo ci sto pensando adesso. Avrei potuto concentrarmi sul modo per aggirarla e rendere un altro aspetto, che in battaglia in realtà è stato importante. Comunque tutti gli elementi di sporco e battaglia, in questo caso: quindi fango, interiora, sangue, i colori dati al paesaggio, i corpi che rilasciano ciò che si tenevano dentro, il terreno paludoso, il ferro: sono tutti elementi che costruiscono una “melma”. Il sentimento di rallentamento stesso percepito, ora che mi ci fate pensare, potrebbe anche essere dovuto al fatto che Marco Antonio si muove lentamente per tutta la narrazione, fa fatica, proprio perché è immerso in tutto questo gigantesco cumulo di cose.
Quindi, in questo caso, capisco il vostro dirmi “hai usato poco la melma” perché a un livello materiale non ho costantemente descritto Marco Antonio entrare in questo fango, quindi oggettivamente, il punteggio basso ci sta. Tutte le riflessioni che mi avete visto fare sono spiegazioni sul come io abbia utilizzato l’elemento, ancora, lo ribadisco, non è mia pretesa cambiare i punteggi.

Passo ai tre sensi! Allora intanto, grazie infinite per i complimenti! Non ho molto da dire qui, anche perché ho già detto troppo prima e immagino la vostra pazienza rotolare via tipo palline di neve da una cima, effetto valanga.

Gradimento personale!
Vi ringrazio per entrambi i vostri complimenti e per i punti di criticità che avrete riscontrato e come sempre anche per la puntualità e serietà nella stesura dei vostri giudizi! Elly, il fatto che tu abbia letto quel libro mi ha fatto volare altissimo! Sono felicissima, perché Albertone nazionale merita! E dopo questa risposta delirante vado!


Ps. necessario:
Ci tengo a precisare, in particolar modo, visto che nello scorso conto mi è stato fatto notare che anche cambiando i punti non avrei cambiato il giudizio in classifica: quando rispondo a punti in cui non sono d’accordo non è mia intenzione cambiare i punti in tabella, perché i pareri di voi giudici sono sacrosanti nel momento in cui ci date una restituzione delle storie che vi abbiamo mandato.

Se avete fatto una scaletta, se avete messo delle posizioni piuttosto che altre, è perché il vostro lavoro vi ha portato a quelle determinate scelte.

Se rispondo a cose delle quali non sono d’accordo è per darvi una risposta sincera, sia sulle parti belle, che mi hanno fatto saltellare di gioia per il vostro giudizio, sia sulle parti in cui ho storto il naso.
[Modificato da Mirella.EFP 05/05/2024 13:55]
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Post: 983
Giudice*****
05/05/2024 16:00
 
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Re:
Nina Ninetta, 05/05/2024 10:35:

Io non so come scusarmi! Mi sono accorta che avevate pubblicato le valutazioni solo questa mattina, stranamente la spunta delle notifiche non mi citava questo contest e non me ne sono resa conto. Che vergogna!
Comunque volevo ringraziare entrambe per le belle valutazioni, sempre attente e ponderate. Come spesso accade, conosco benissimo i punti deboli delle storie che pubblico, ma è come se nascessero così nella mia testa e non riesco a cambiarle. In questo caso è la mancanza di approfondimento verso il personaggio dell'amica amata... semplicemente ho immaginato che se mi fossi ritrovata io a pensare al una persona, mi soffermerei su un quadro generale, non troppo approfondito perché la conosco già, quindi ho preferito non esagerare con la presentazione di questo personaggio, ma di sviluppare meglio la protagonista e i suoi sentimenti.

Vi ringrazio ancora una volta e vi chiedo di lasciarmi entrambe le valutazioni come recensione. Per quanto riguarda quelle premio, siete libere di scegliere i racconti che più vi aggradano 🙂

In ogni caso vi ringrazio di cuore, ci rivediamo a settembre (ma se cambiate idea noi siamo sempre qua 😉), buona estate!

Nina ^^




Grazie mille a te per essere passata e per aver partecipato 😁
Per le valutazioni premio, te ne ho già lasciata una mentre per la seconda farò nei possimi giorni.

Grazie ancora e buona giornata 😚
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Post: 983
Giudice*****
05/05/2024 16:04
 
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Re:
Mirella.EFP, 05/05/2024 13:44:

Chiedo scusa per il ritardo catastrofico, ma ho avuto delle scadenze che mi hanno impedito di passare da voi prima di oggi! Avevo avvisato, ma preferisco ripetermi: volevo dare una risposta dignitosa e non di poche righe, perché mi sembra giusto dedicarvi un mio tempo impegnato e lavorato, visto la cura che mettete dietro ogni singola valutazione.

As always risponderò punto per punto perché non voglio tralasciare nulla!

Scrittura
Grammatica

Parto col termine abbaiante e… no, non volevo scrivere abbagliante, ho proprio scordato la differenza tra i due termini, quindi mi becco la critica come è giusto che sia! Che poi avevo googlato, ma ho letto male. Mi vergogno ad ammetterlo? Un po’, ma dai che comunque sono tre punti su tre! Va bene lo stesso! Cit. Iris di Babilonia.
Sulla differenza tra cannibale e carnivoro non ci ho mai riflettuto più di tanto, grazie per averla sottolineata, mi ha colpito. La utilizzerò in un altro genere di scritto, ma in questo contesto preferisco carnivoro proprio per il suono roco, violento, intervallato dalla r: mi da un senso di ruggito.
“Il dominare,” volevo scrivere dominio, è stato un refuso di cui non mi son resa conto. Su alleanza, alleare, indico io stessa anche il forze, forte. Avrei dovuto modificare la struttura della frase intera che mi risultava ridondante, ma non capivo il perché.

Stile e lessico

Sulla ripetitività delle descrizioni o dei pensieri, la sensazione è dovuta al fatto che io abbia scritto senza una scaletta, ne butto una raramente prima di scrivere, perché i miei racconti sono brevi, scritti per buttare fuori un impulso.
In determinati contesti questo può essere un pregio, in altri un autogoal. In questo caso la lunghezza del testo ne ha risentito, infatti entrambe avete sentito la ripetitività. Sono felicissima Inky abbia notato la vitalità di Roma e il ruolo importantissimo che gli dei lì vi giocano. Non c’è Roma senza dei, dopotutto! Mentre per quanto riguarda il “di inverno”, concordo che sarebbe stato meglio utilizzare l’apostrofo, mentre “Loro madre” lo trovo più musicale senza l’articolo! Di entrambi i giudizi sullo stile, posso dire di essere felicissima per il modo in cui la battaglia vi è arrivata, perché era questo il mio obiettivo! Far vedere le frecce, le spade, gli scudi, e Marco Antonio. La sua figura.

Storia
Trama
Vi ringrazio per i vostri accorgimenti sulla trama. Elly in questo caso ha notato il mio “saltellare” e probabilmente è proprio per l’assenza della scaletta. Ma, a parte questo! La costruzione di confidenza! Ahhhh, non mi ero resa conto di averla fatta. Ho lasciato scorrere i pensieri e dal generale sono andata al particolare col pilota automatico. Questa è una cosa figa fatta a caso e le cose fatte a caso mi riescono sempre meglio! (Immaginate una faccina con gli occhiali da sole che il forum mi viene malissimo da utilizzare).

Personaggio
L’orgoglio del generale, il mos maiorum, era qualcosa di fondamentale per andare a trattare la sua figura e questo è più o meno il filo generale con cui ho scritto di questo personaggio. Un personaggio che ha subito una cancellazione dalla storia perché altri vi hanno trovato le crepe, nel suo codice d’onore. In questa storia la crepa è nel pensiero a Cleopatra che, come fa notare Elly, già era conosciuta. In questo caso non ho pensato ai loro possibili precedenti incontri, più alle voci sulla dinastia tolemaica e sul possibile loro utilizzo nelle questioni di potere.

Elementi presi dalle liste
Abbrevio perché ho scritto anche too much! Sul pensiero non sono d’accordo sulla detrazione del punto. Non sto contestando nel senso che voglio un’aggiunta di punti! Mi va benissimo la mia posizione e non è mia intenzione fare l’Alessandro Borghese di tutto, anche perché di Alessandro ed è interpretato da Colin Farrell! Ma credo sia giusto dirvi come la penso onestamente al riguardo.

Il pensiero in questo caso si apre lungo l’intera narrazione: ha un inizio, uno svolgimento e una fine. Detrarre punti perché l’inizio è più leggero mi trova in disaccordo proprio perché la narrazione si snoda lungo un certo percorso e con un senso

Sulla melma, avrei potuto calcare la mano, è vero. A questo ci sto pensando adesso. Avrei potuto concentrarmi sul modo per aggirarla e rendere un altro aspetto, che in battaglia in realtà è stato importante. Comunque tutti gli elementi di sporco e battaglia, in questo caso: quindi fango, interiora, sangue, i colori dati al paesaggio, i corpi che rilasciano ciò che si tenevano dentro, il terreno paludoso, il ferro: sono tutti elementi che costruiscono una “melma”. Il sentimento di rallentamento stesso percepito, ora che mi ci fate pensare, potrebbe anche essere dovuto al fatto che Marco Antonio si muove lentamente per tutta la narrazione, fa fatica, proprio perché è immerso in tutto questo gigantesco cumulo di cose.
Quindi, in questo caso, capisco il vostro dirmi “hai usato poco la melma” perché a un livello materiale non ho costantemente descritto Marco Antonio entrare in questo fango, quindi oggettivamente, il punteggio basso ci sta. Tutte le riflessioni che mi avete visto fare sono spiegazioni sul come io abbia utilizzato l’elemento, ancora, lo ribadisco, non è mia pretesa cambiare i punteggi.

Passo ai tre sensi! Allora intanto, grazie infinite per i complimenti! Non ho molto da dire qui, anche perché ho già detto troppo prima e immagino la vostra pazienza rotolare via tipo palline di neve da una cima, effetto valanga.

Gradimento personale!
Vi ringrazio per entrambi i vostri complimenti e per i punti di criticità che avrete riscontrato e come sempre anche per la puntualità e serietà nella stesura dei vostri giudizi! Elly, il fatto che tu abbia letto quel libro mi ha fatto volare altissimo! Sono felicissima, perché Albertone nazionale merita! E dopo questa risposta delirante vado!


Ps. necessario:
Ci tengo a precisare, in particolar modo, visto che nello scorso conto mi è stato fatto notare che anche cambiando i punti non avrei cambiato il giudizio in classifica: quando rispondo a punti in cui non sono d’accordo non è mia intenzione cambiare i punti in tabella, perché i pareri di voi giudici sono sacrosanti nel momento in cui ci date una restituzione delle storie che vi abbiamo mandato.

Se avete fatto una scaletta, se avete messo delle posizioni piuttosto che altre, è perché il vostro lavoro vi ha portato a quelle determinate scelte.

Se rispondo a cose delle quali non sono d’accordo è per darvi una risposta sincera, sia sulle parti belle, che mi hanno fatto saltellare di gioia per il vostro giudizio, sia sulle parti in cui ho storto il naso.




Ciao Mirella 😁
Non preoccuparti, questo è un forum aperto al dialogo; é giustissimo che tu ti senta libera di esprimere la tua opinione sul tuo testo e sulle nostre valutazioni (valutazioni che sono opinioni personali e non sentenze divine 😂).
Settimana prossima ti lascerò la recensione premio.
Grazie ancora per la partecipazione e per essere passata 😙
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Post: 62
05/05/2024 19:03
 
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Re: Re:
inky_clouds (Inchiostro_nel_Sangue), 04/05/2024 18:21:




Grazie mille a te per aver partecipato e, soprattutto, per essere passata a darci un saluto finale!
Confesso di essere rimasta abbastanza sorpresa e amareggiata del fatto che, ormai a distanza di una settimana, nessun altro concorrente si sia fatto vivo, ma sono cose che succedono.

Nel corso delle prossime settimane Elisa si occuperà volentieri delle tue recensioni premio.

Grazie ancora per essere passata e complimenti per la bellissima storia!

Grazie a voi e al prossimo contest! 😘
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Post: 983
Giudice*****
06/05/2024 20:07
 
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Le due recensioni premio sono state lasciate alla seconda classificata Nina Ninetta:

1. Umbrella Accademy's Caffè. Biscotti di Natale: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4040982&i=1
2. Il sangue di Ve'Rah (cap 1): https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4049158&i=1
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Post: 243
Giudice*****
09/05/2024 14:59
 
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Sono state consegnate le recensioni premio alla prima classificata: Afaneia

1) Un dio

2) Breve Storia Editoriale di un manoscritto d'Autore

3)Dialogo di un essere Umano col male che lo Uccide
OFFLINE
Post: 983
Giudice*****
09/05/2024 17:31
 
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La recensione premio è stata lasciata alla terza classificata Mirella:

1. Che immagina ha il tredimento? (cap 3): https://efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=4069653
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